Confindustria Vicenza

140^ indagine congiunturale - II° TRIMESTRE 2018

1854 | Credito e Finanza

Nota metodologica
Nel corso dell'esposizione dei risultati dell'indagine si farà frequente riferimento al saldo di opinione. Quest'ultimo corrisponde alla differenza tra la percentuale di aziende che hanno dichiarato aumenti e la percentuale di aziende che hanno evidenziato diminuzioni. Pertanto esso esprime, ma non in termini quantitativi, l'andamento del tasso di crescita o di diminuzione di una certa variabile (produzione, export, occupazione ...).

Le caratterizzazioni del campione
Il numero complessivo dei questionari elaborati ammonta a 267 e rappresenta circa il 27% del totale delle aziende interpellate.
Le risposte pervenute confermano i consueti caratteri tipologici del campione, con una prevalenza di piccole e medie imprese orientate all'esportazione.

La 140° indagine congiunturale, condotta da Confindustria Vicenza per il 2° trimestre 2018, evidenzia un buon andamento della produzione industriale che segna un +4,28% rispetto allo stesso trimestre del 2017.
A fronte del 52% delle aziende che dichiara aumenti di produzione, il 18% delle ditte evidenzia cali produttivi determinando un saldo di opinione positivo pari a +34 (+27 nel precedente trimestre; +18 nel 2° trimestre dello scorso anno), così come indicato nella tabella sotto riportata.
Le aziende fino a 100 dipendenti seguono l’andamento del dato medio. La produzione è aumentata del 4,37%. Positive le vendite sul mercato interno (+3,05%) e quelle sul mercato europeo (+4,70%) ed extra-europeo (+4,16%).
A livello nazionale, secondo i dati pubblicati dall'Istat, nella media del trimestre aprile-giugno 2018 il livello della produzione è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente.
Il numero di aziende che denuncia un livello produttivo insoddisfacente, rappresenta il 24% del totale.




Viene confermato ancora una volta il trend positivo delle vendite sul mercato interno (+3,05% rispetto al II° trimestre 2017) così come quello sui mercati UE ed EXTRA-UE (rispettivamente pari al +4,97% e al +4,53% rispetto al II° trimestre 2017).


La consistenza del portafoglio ordini rimane stabile per il 38% delle aziende ed il periodo di lavoro assicurato supera i tre mesi nel 25% dei casi.


Nel trimestre aprile – giugno 2018 l'occupazione segna un incremento del numero di addetti pari al +1,84%.
Il 54% delle aziende dichiara di aver mantenuto inalterato il proprio livello occupazionale, il 36% l’ha aumentato, mentre il 9% ha ridotto la propria forza lavoro.
 
Rispetto al I° trimestre 2018 aumenta leggermente la percentuale di aziende che denuncia tensioni di liquidità (13%) e aumenta pure la percentuale di aziende che lamenta ritardi negli incassi (19%).


Nel 1° trimestre 2018 i prezzi delle materie prime hanno registrato un incremento medio del +2,43%, mentre quelli dei prodotti finiti un aumento del +0,86%.

La rilevazione di Luglio sottolinea l’inversione di tendenza nel sentiment del campione di intervistati dopo il picco di Gennaio 2018 e conferma quanto già emerso come linea di tendenza nella scorsa rilevazione.
Secondo la rilevazione di Luglio 2018 la valutazione sullo stato dell’economia ad oggi peggiora rispetto alla rilevazione di Aprile 2018 passando da 8,9 a 4,3. La valutazione rimane in area positiva (maggiore di 0) ma la linea di tendenza è chiara. Il sentiment sullo stato di salute dell’economia a sei mesi mostra un ulteriore calo di fiducia rispetto alla scorsa rilevazione passando da -2,3 di Aprile a -9,2 di Luglio attestandosi in zona negativa per il secondo trimestre consecutivo.
A livello di specifiche variabili la rilevazione di Luglio 2018 risulta positiva con un sentiment a 6 mesi sopra la soglia di equilibrio. Tuttavia, per tutte le variabili, si nota un calo rispetto all’ultima rilevazione, in particolare: il portafoglio ordini Italia è calato da 8,0 a 0,8 e il portafoglio estero da 17,3 a 12,8. In contrazione anche le previsioni su investimenti e occupazione che passano rispettivamente da 11,3 a 9,6 e de 16,5 a 13,0.





 

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