Confindustria Vicenza

Materie prime - prezzi e previsioni: piattaforma APPIA Prometeia

Aggiornamento di Settembre

VI35090 | Credito e finanza

Confindustria Vicenza in collaborazione con la Camera di Commercio di Vicenza, mette gratuitamente a disposizione delle aziende interessate, un nuovo strumento per l'analisi e la previsione dei prezzi delle materie prime.

Nella piattaforma è stato reso disponibile l'aggiornamento mensile degli analytics che sono stati aggiornati con la congiuntura dei prezzi relativa ad agosto, e con le nuove previsioni.

Alcune delle evidenze dall’ultimo aggiornamento:

Il TTF ha continuato a macinare recordLa siccità che per gran parte dell’estate ha interessato il continente europeo (riducendo il contributo dell’idroelettrico e, conseguentemente, aumentando il fabbisogno di metano), le persistenti problematiche tecniche delle centrali nucleari francesi e l’aumento espansivo dei consumi domestici (connesso alle temperature ben al di sopra della media rilevate nel terzo trimestre 2022) hanno creato il terreno fertile per la serie di aumenti  che hanno caratterizzato il metano nella prima metà di agosto.

Le tensioni hanno raggiunto il picco nella seconda metà del mese, quando Gazprom ha anticipato la chiusura del gasdotto NordStream1 per lavori di manutenzione alla turbina. La notizia, interpretata dai mercati come l’ennesimo tassello della strategia volta a porre pressione sulle economie europee, ha dato nuova linfa al trend rialzista dei prezzi, con le quotazioni hanno sfiorato i 350 €/MWh il 25 agosto, salvo ripiegare intensamente nelle osservazioni più recenti. Il 2 settembre Gazprom ha chiuso la condotta a tempo indeterminato, ma senza ulteriori significative conseguenze sul prezzo che, al momento in cui scriviamo, è tornato ad essere scambiato intorno ai 220 €/MWh, in brusco rientro dai massimi della settimana precedente, sebbene ancora oltre 100 €/MWh in più rispetto ai livelli medi di luglio (170 €/MWh).

I rialzi del metano si sono trasmessi ai prezzi dell’elettricità... Inevitabilmente, stante l’elevata incidenza elevata del metano nei processi di produzione dell’energia elettrica (e l’assenza di un meccanismo di «sterilizzazione» dei prezzi analogo a quello introdotto di recente in Spagna: cfr. focus pg 13) il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’elettricità ha registrato anch’esso un pesante incremento in agosto (+22% circa rispetto a luglio in €) sebbene, a differenza di quanto osservato in luglio, relativamente meno intenso rispetto a quello rilevato sul prezzo del metano. Al momento il PUN si attesta comunque intorno ai 700 €/MWh, contro i circa 125 €/MWh osservati nel 2021.

... portando l’Indice Prometeia dei prezzi delle Commodity ad aggiornare nuovamente i massimi. Il benchmark dei prezzi delle commodity acquistate dalle imprese manifatturiere italiane ha archiviato il mese con un nuovo aumento, salendo su livelli del 6.7% più elevati rispetto a luglio, (+54.8% rispetto a un anno fa). Poco da segnalare per quanto riguarda le dinamiche valutarie: in agosto l’euro si è, infatti, mantenuto vicino alla parità sul dollaro, ai minimi da oltre 20 anni.

La crisi energetica sta impattando sull’attività delle imprese energivore. Tra queste, figurano quelle operanti nella produzione di metalli non ferrosi, alluminio e, secondariamente, zinco i cui prezzi, sulla scia degli annunci di riduzione / sospensione dell’attività produttiva in Europa e in Asia, hanno interrotto il profilo declinante che li ha accompagnati negli ultimi due mesi. Per i metalli non ferrosi (ma anche per la cellulosa e i fertilizzanti) la dinamica delle quotazioni continua a essere determinata dal precario «equilibrio» tra i costi di produzione (in fortissimo aumento) e una domanda di input che, come confermano le letture più recenti dei PMI, mostra segnali di rallentamento sempre più evidenti in tutte le principali economie mondiali.

Meno teso lo scenario delle altre commoditya partire dal Brent che, sulla scia del deterioramento delle prospettive di crescita dell’economia mondiale ha chiuso il mese in calo di oltre il 4% in euro (recuperando tuttavia terreno negli ultimi giorni di agosto). La tendenza ribassista si è estesa ai principali prodotti petroliferi, nafta in primis, che ha risentito in misura amplificata del raffreddamento della domanda sia di materie prime chimiche, sia di plastiche: i prodotti intermedi (etilene, propilene) e i prezzi dei polimeri hanno infatti continuato a cedere terreno in agosto. Più stabili, invece, gli acciai (piani), dopo il pesante ripiegamento dei mesi passati: gli effetti della crisi energetica si iniziano ad avvertire anche sul comparto siderurgico, come confermato dalle revisioni dei listini operati a fine mese dai principali player del settore. Nei mercati agricoli, segnaliamo la prosecuzione del percorso di rientro del frumento, a fronte tuttavia di un rincaro del mais, conseguente al peggioramento delle prospettive dei raccolti negli USA (siccità). In recupero il cotone, andamento opposto per la lana.

Inevitabilmente, l’evoluzione recente dei prezzi del metano (poco meno che raddoppiato nell’arco di un mese) ci porta, pur in un contesto di sostanziale conferma del profilo, di generale ripiegamento, dei prezzi della maggior parte delle commodity, ad operare una revisione significativa dell’Indice Prometeia dei prezzi delle materie prime per il 2022: le attese sono ora orientate in direzione di un rincaro di circa 4 punti percentuali più elevato a quello stimato in agosto (+47% circa), che si somma all’incremento del 70% circa già osservato nel corso del 2021.

 

Questo servizio realizzato da Prometeia, primario player nel settore della ricerca e analisi di mercato, poggia sull’innovativa piattaforma digitale APPIA, consultabile per:

  • ottenere informazioni puntuali su un panel di materie prime, selezionate tra le più strategiche per le imprese dei sistemi produttivi domestici
  • consultare il sistema di reportistica congiunturale mensili e di filiera
  • partecipare ai cicli di webinar di filiera organizzati semestralmente 
  • ottenere supporto consulenziale

Si invitano perciò le imprese interessate ad avere la possibilità di accedere a questo servizio di inviare un'e-mail a appia@confindustria.vicenza.it per fornire le informazioni a seguito riportate, utili per l'attivazione del profilo nella piattaforma:

  • ragione sociale
  • partita IVA
  • nome cognome e email dell'utente amministratore 
     

L'utente amministratore avrà poi la possibilità di abilitare fino a 3 ulteriori utenti aziendali.



Photo by Ernest Brillo on Unsplash

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