CS018 | Credito e Finanza
Nota metodologica
Nel corso dell'esposizione dei risultati dell'indagine si farà frequente riferimento al saldo di opinione. Quest'ultimo corrisponde alla differenza tra la percentuale di aziende che hanno dichiarato aumenti e la percentuale di aziende che hanno evidenziato diminuzioni. Pertanto esso esprime, ma non in termini quantitativi, l'andamento del tasso di crescita o di diminuzione di una certa variabile (produzione, export, occupazione ...).
Le caratterizzazioni del campione
Il numero complessivo dei questionari elaborati ammonta a 208 e rappresenta circa il 21% del totale delle aziende interpellate.
Le risposte pervenute confermano i consueti caratteri tipologici del campione, con una prevalenza di piccole e medie imprese orientate all'esportazione.
Con la 146° indagine congiunturale condotta da Confindustria Vicenza per il 4° trimestre 2019, gli imprenditori vicentini confermano una situazione economica di stagnazione generale con una leggera crescita della produzione pari al +0,52% rispetto allo stesso trimestre 2018.
Le vendite sul mercato interno confermano ancora una volta un andamento negativo, segnando un -1,16%. Le vendite verso i mercati esteri rimangono in area positiva, con un +1,11 dell’export UE e un +1,66 dell’export EXTRA-UE.
La consistenza del portafoglio ordini rimane stabile per il 43%, aumenta per il 26% mentre cala per il 32% delle aziende (saldo pari a -8) ed il periodo di lavoro assicurato supera i tre mesi nel 22% dei casi.
Rispetto al III° trimestre 2019 aumenta leggermente la percentuale di aziende che denuncia tensioni di liquidità (13%) e rimane stabile la percentuale di aziende che lamenta ritardi negli incassi (16%).
Nel IV° trimestre 2019 i prezzi delle materie prime sono leggermente diminuiti (-0,33%), mentre i prezzi dei prodotti finiti sono rimasti pressoché invariati (+0,08%).
Nel periodo ottobre-dicembre 2019 l’occupazione segna un incremento del numero di addetti pari al +0,71%. Il 58% delle aziende dichiara di aver mantenuto inalterato il proprio livello occupazionale, il 26% l’ha aumentato, mentre il 16% ha ridotto la propria forza lavoro.
ISTAT
Nel quarto trimestre del 2019, secondo la stima preliminare, la dinamica del Pil ha subito una battuta di arresto (un calo dello 0,3%) che ha interrotto la debole tendenza positiva prevalsa nell’arco dei quattro trimestri precedenti. Tale risultato negativo determina un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che scende a zero dallo 0,5% del trimestre precedente.
PREVISIONI
La rilevazione di gennaio 2020, relativa al quarto trimestre 2019, registra, con riferimento al sentiment generale, un lieve rimbalzo positivo pur rimanendo sui livelli minimi dell’indice. Nello specifico, la valutazione sullo stato dell’economia ad oggi rimane sostanzialmente stabile passando da -14,6% a -14,2%. Persiste quindi una valutazione negativa iniziata ad ottobre 2018, dopo che la stessa era stata in territorio positivo nel periodo compreso tra le rilevazioni di ottobre 2017 e luglio 2018. Il sentiment sullo stato di salute dell’economia a sei mesi registra un leggero miglioramento posizionandosi su un valore di -24,0%.
Il movimento in leggera controtendenza rispetto alle ultime rilevazioni si riscontra anche con riferimento alle variabili specifiche; segnano un miglioramento più significativo le variabili relative al portafoglio ordini a sei mesi, sia per quanto riguarda gli ordini nazionali che esteri, che passano rispettivamente da -14,1% a -6,7% e da 2,1% a 9,1%, allontanandosi quindi dai minimi rilevati nel III trimestre 2019.
Le variabili specifiche relative agli investimenti e al livello occupazionale migliorano di 180 bp ciascuna; il sentiment sulle previsioni di investimento (-1,6% ad ottobre 2019) si riporta in area positiva (+0,2%) mentre la variabile sul livello occupazionale registra un valore pari a 5,0%, contro il 3,2% dell’ultima rilevazione.
Indagine_congiunturale_IVtrimestre2019
Iscriviti e scopri tutti i vantaggi di essere un nostro associato
L'Associazione ha tra i suoi obiettivi principali quello di accrescere la cultura d'impresa