Confindustria Vicenza

E la produttività? L'elefante nella stanza quando si parla di salari - Analisi di Oscar Giannino

"La manifattura italiana ha fatto il suo dovere, tutto quanto ha aumentato in produttività lo ha dato in retribuzioni in più", ma il resto del Paese?

VI38039 | Comunicazioni associative



In questa puntata di "Oltre lo specchio", su TvA Vicenza, Oscar Giannino offre un'analisi critica sul rapporto tra salari e produttività in Italia, confrontandolo con quanto accade in Francia e Germania. Con un particolare distinguo riferito al settore manifatturiero, prendendo ad esame un periodo, significativo, di 20 anni.

Le retribuzioni dei dipendenti, in Italia, sono mediamente inferiori rispetto agli altri grandi paesi europei ed è uno dei motivi che alimenta la cosiddetta "fuga di cervelli", e solleva interrogativi sulla sostenibilità del modello economico del Paese.

Ma cosa spiega questo particolare fenomeno? Occorre spostare lo sguardo oltre il dito, e analizzare la questione nel suo complesso: non si può parlare di retribuzioni senza parlare al contempo di produttività. "Credere di aumentare i salari mentre la produttività non sale significa per le imprese doverle fare chiudere" sottolinea Giannino.

Cos'è accaduto negli ultimi 20 anni (2001-2021)? Guardando in prima battuta all'industria manifatturiera (che impiega circa 5 milioni di italiani) si è registrato un aumento della produttività oraria del 18%, con un analogo tasso di crescita delle retribuzioni.

Questo, mentre in Francia la produttività è aumentata del 45,7% e in Germania del 44%, con un aumento salariale rispettivamente del 18,7% e del 18%.

"La manifattura italiana nei 20 anni pre-Covid ha fatto il suo dovere, tutto quanto ha aumentato in produttività lo ha dato in retribuzioni in più", ha evidenziato Giannino. Solo che "I concorrenti tedeschi francesi hanno molto accresciuto la produttività, non hanno altrettanto accresciuto le retribuzioni, hanno enormemente aumentato i propri margini per investire, e noi invece questi margini non li abbiamo" ha aggiunto.

Guardando oltre la manifattura, all'economia italiana nel suo complesso, negli ultimi 20 anni la produttività è aumentata solo del 3% con un aumento dei salari del solo 5%. Nel frattempo in Francia la produttività complessiva è stata del 18,5% con un aumento dei salari del 16,2%, e in Germania la produttività è salita del 21% con un aumento delle retribuzioni del 15%.

L'analisi evidenzia quindi una preoccupante stagnazione nel settore dei servizi, dove bassa produttività si traduce in salari depressi. Quello che si auspica è allora un intervento governativo mirato ad aumentare la produttività, specialmente nei servizi, "soprattutto nei troppi settori in cui la concorrenza non c'è, a differenza della manifattura che deve affrontare la concorrenza tutti i giorni sui mercati internazionali" conclude Giannino.

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