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Il grido dall’allarme è partito da Federmeccanica in nome di tutta l’industria nazionale del settore metalmeccanico: gli ultimi 18 mesi hanno visto predominare il segno meno nella produzione, non si può più parlare di fase passeggera.
Un grido che risuona anche a Vicenza: “Le cause delle difficoltà sono note: il commercio estero vive fasi di grande incertezza a causa dei dazi e delle tensioni internazionali, in particolar modo per la crisi dell’automotive tedesca di cui Vicenza è uno dei principali fornitori. Un’industria che sta reagendo al dieselgate, ma lo fa con i tempi lungi che richiedono le grandi trasformazioni della manifattura pesante e grazie all’aiuto di ingenti sostegni del governo che noi non ci possiamo permettere”, spiega Laura Dalla Vecchia, presidente della Sezione Meccanica metallurgica ed elettronica di Confindustria Vicenza.
“Dobbiamo ancora una volta rimboccarci le maniche da soli e trovare nuovi modi per rendere le nostre aziende sempre più competitive accrescendo il tasso di produttività e puntando ad alzare ancora l’asticella qualitativa, già altissima, come ci riconoscono ovunque nel mondo, del nostro lavoro”.
Un rilancio di competitività che non può che passare per le competenze: “Sappiamo che la meccanica è la prima industria del paese, anzi, dico di più, è la primaria industria del secondo paese manifatturiero d'Europa e tra i primi del mondo. Oggi, che combattiamo ad armi tutt'altro che pari con paesi come USA e Cina, la nostra grande sfida per rimanere ai vertici del mondo e continuare a trainare l'economia del Veneto e del Paese, è creare le migliori condizioni per attrarre, far crescere e gratificare le persone che creano i gioielli che escono dalle nostre fabbriche”.
Per questo motivo, i temi e le proposte per affrontare questo importante orizzonte, dai tavoli nazionali arriva a Vicenza con i principali esponenti della rappresentanza metalmeccanica d'Italia per “Valore lavoro", l'Assemblea della Sezione Meccanica, Metallurgica ed Elettronica che si terrà venerdì 4 ottobre alle ore 16.00 presso la sede di Palazzo Bonin Longare (Corso Palladio 13, Vicenza).
All'appuntamento interverranno, infatti, oltre a Laura Dalla Vecchia, anche il presidente di Federmeccanica Alberto Dal Poz con il direttore generale Stefano Franchi, protagonisti delle fasi di rinnovo del contratto collettivo nazionale del Settore che nell'ultima revisione ha introdotto il welfare e riportata la formazione al centro della contrattazione con i sindacati.
“L’impresa si identifica sempre di più come insieme di competenze, piuttosto che come insieme di attività - conclude Dalla Vecchia -. In questo scenario, la variabile critica per le aziende diventa la risorsa umana che, a differenza delle risorse materiali e finanziarie, rappresenta una risorsa unica e inimitabile”.
In questo senso parleranno alla platea di imprenditori anche, da un lato molto operativo, Maria Giulia Rancan dell'Area Lavoro e Previdenza di Confindustria Vicenza, che illustrerà casi di applicazione dei premi di risultato; e, da un lato più culturale e trasversale, Mariella Carlotti, Preside del conservatorio di Prato, che invece attraverso l'arte. fornirà una particolare visione del legame tra lavoro e ideale.
“Cercheremo anche di fare un approfondimento sul valore del lavoro per le persone, sul senso che ha avuto nel corso della storia, sull'identificazione che l'uomo e la donna hanno con il loro mestiere le cui azioni si ripercuotono sia in famiglia che nella società. Noi crediamo che questi siano valori importanti, valori su cui puntare: credere nel manifatturiero, ovvero nel 'fare', e per questo vogliamo mettere le persone al centro”.
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